21/03/08

La zucca " u ficatu ri setticannoli"


Le verdure,oggi sono considerate il simbolo della salute e del benessere,sono indispensabili per mantenere una dieta corretta ed equilibrata. Affinchè mantengano tutte le caratteristiche nutrizionali dovrebbero essere consumate crude e appena colte.
Tra quelle che vanno cotte e si prestano a numerose ricette , c'è la zucca.
La zucca si conserva a lungo, ne esistono centinaia di varietà e deve essere sempre consumata cotta.
Proverò a descrivere una ricetta che a Palermo è molto diffusa; nella mia borgata veniva chiamata " ù ficat
u ri Setticannoli" ovvero Fegato dei Settecannoli [quartiere povero di Palermo].
Credo si chiami così perchè, in questo modo si cucinava il fegato di vitello, che in altri tempi era un cibo di lusso, per ricchi. Le famiglie più povere, ovvero quasi tutte, ne fecero questa variante sostituendo la zucca al fegato , mantenendo inalterata la ricetta base.
Mio Padre la cucinava spesso e di solito, nello stesso giorno altre famiglie cucinavano lo stesso piatto, poichè allora il fornitore era lo stesso e quel giorno quello aveva! Mio Padre era in grado di capire chi tra i nostri vicini la cucinava bene solo dall'odore! Diceva : "oggi alla signora Puccio non ci venne bene, ci mise troppo aceto!" effettivamente il profumo che si diffondeva in cucina per tutta la casa nelle scale ma anche in tutta la via, accompagnerà me e i miei fratelli per tutta la vita. Provatela!
ingredienti ed esexuzione.
1 k di zucchina
1 testa d'aglio
zucchero
aceto
un rametto di menta fresca
olioevo
sale e pepe
Procuratevi uno spicchio di zucca gialla da un chilo, per poter preparare facilmente la zucca, tagliatela in segmenti con un gro
sso coltello da cucina e raschiate bene i bordi per eliminare i semi e l'interno fibroso, infine staccate la buccia della zucca e tagliate la polpa a fette regolari.
Mettete le fette in un colapasta e spolveratele con una manciata di sale.
Preparate un'ampia padella con
olio exstravergine d'oliva ben caldo e friggetela facendola dorare, man mano disporla già nel piatto di portata .
Prendete una piccola testa d'a
glio intera e schiacciatela con una brusca pressione della mano, mettetela in una padella con olio exstravergine caldo, e doratela giusto il tempo che l'aglio, rilasci il suo aroma nell'olio, e abbassando il fuoco aggiungete due cucchiai di aceto di vino bianco e un cucchiaio colmo di zucchero, fate sfumare l'aceto e spegnete.
Versate l'olio ancora caldo compres
o l'aglio sulla zucca ed aggiungete un ciuffo di menta fresco.
Fate raffreddare a temperatura ambiente e dopo mettetela in frigo per almeno tre ore, si mangia fredda, infatti se ne rimane , il giorno dopo sarà ancora più buona!
Provatela e fatemi sapere!!!

19/03/08

benvenuto

Non c'è posto al mondo che io ami più della cucina.
Non m'importa dove si trova, com'è fatta: purchè sia una cucina, un posto dove si fa da mangiare,
io sto bene. Se possibile le preferisco funzionali e vissute. Magari con tantissimi strofinacci asciutti e puliti e le piastrelle bianche che scintillano.
Anche le cucine incredibilmente sporche mi piacciono da morire.
Mi piacciono col pavimento disseminato di pezzettini di verdura, così sporche che la suola delle pantofole diventa subito nera, e grandi, di una grandezza esagerata. E se per caso alzo gli occhi dal fornello schizzato di grasso o dai coltelli un pò arrugginiti, fuori le stelle che splendono tristi.
Siamo rimaste solo io e la mia cucina. Mi sembra un pò meglio che pensare che sono rimasta proprio sola.
Nei momenti in cui sono molto stanca, mi succede spesso di fantasticare. Penso che quando verrà il momento di morire, vorrei che fosse in cucina. Che io mi trovi da sola in un posto freddo, o al caldo insieme a qualcuno, mi piacerebbe poterlo affrontare senza paura. Magari fosse in cucina!
tratto da KITCHEN di BANANA YOSHIMOTO

18/03/08

Salve a tutti

Da oggi comincerò a raccogliere alcuni suggerimenti per rendere più facile e piacevole i momenti che trascorriamo dietro i fornelli.