29/08/08

la cipolla di Giarratana



















Da quando Anna , del blog Miss Kappa, mi ha chiesto la ricetta delle cipolle di Giarratana, non ho fatto che cercarle nei nostri mercati del Capo, della Vucciria e Ballarò, ma anche al Borgo vecchio e in via Montalbo, ma niente!
E sebbene nei mercati di Palermo si trovi di tutto, negli ultimi tempi , ho notato purtroppo , che è più facile trovare la papaya, il mango, la tapioca e tante varietà di tuberi, spezie e verdure d'importazione, di cui non riporto i nomi (perchè non so neanche come si chiamino), piuttosto che i prodotti originari della nostra stupenda terra.Tutti prodotti meravigliosi, per carità, anch'io li uso, perchè in cucina mi piace sperimentare, ma non trovare in tutta la città una cipolla di Giarratana, non esiste!

E addirittura sentirsi dire :"ma pirchì chi avi di speciale sta cipudda"?

E' colpa o no, della globalizzazione,
sempre lei, buona come scusa!
O anche qui ci sono delle responsabilità politiche!
Facile
con una parola si chiude il discorso, e si evita di mettere in piazza annose problematiche legate alla nostra realtà!
La classe politica, la mafia.... lo stato, le regioni, i comuni!

Ormai viviamo in un "villaggio globale"!?

Io sono favorevole all'apertura dei nostri mercati verso altre culture ma,
è alla chiusura,
alla
perdita delle nostre tradizioni e alla mancanza di spirito locale, che sono contraria!

La nostra isola da secoli , ha sempre convissuto, con usi e costumi di culture diverse;
Popoli che hanno lasciato tracce indelebili nelle nostre usanze, nella tradizione, e la fusione di queste culture è stato un qualcosa in più, che ci ha portato a migliorarci, un arricchimento!
Insomma
niente di nuovo!

La nostra terra e i suoi prodotti sono da sempre stimati in tutto il mondo, la nostra
cucina è una cosa universale!

Questa possibilità di collegare in pochi secondi luoghi distanti migliaia di chilometri
,
ha finito per condizionare sistemi di produzione e commercializzazione, ed
in questo viene eliminato il contatto diretto fra produttore e consumatore.

Ecco allora che le nostre meravigliose arance di Ribera, la nostra squisita uva zibibbo, i pomodorini di Pachino, i capperi di Pantelleria per non parlare dei nostri meravigliosi tonni di Favignana, acquistati dai Giapponesi ancor prima di essere pescati, finiscono con molta probabilità , ad arricchire mercati di altri capitali Europee piuttosto che nelle nostre piazze.

Per cui avevo perso ormai la speranza di trovarle e stavo già accarezzando l'idea di andare

direttamente sul luogo a prenderle.

Ma trovandomi di passaggio per Catania, nei pressi della stazione FS, ecco che finalmente mi sono imbattuta in un venditore che aveva un camion carico di queste stupende cipolle, e quindi

sosta obbligata per l'acquisto delle cipolle! chiedo il costo : un sacchetto di 6 kg di cipolle 5 euro.
Ma è giusto fare un accenno al luogo da dove provengono, un luogo dove
ci sono dei straordinari agricoltori, che con la loro fatica e la loro esperienza riescono a produrre dei prodotti straordinari.
Il comune di Giarratana è il più piccolo comune della provincia di Ragusa e da molti anni lega il suo nome, alla produzione di cipolle straordinariamente dolci e dalle dimensioni molto grandi,
Caratteristiche peculiari di questo ortaggio sono: bulbi dalla forma schiacciata con tunica di colore biancastro, polpa bianca e saporita, ma non pungente e il peso che normalmente è di circa 500 grammi, ma che può anche superare i due chilogrammi.
La Cipolla di Giarratana è un ortaggio unico nel suo genere, dal sapore dolcissimo e molto aromatica, si presenta più carnosa e chiara delle cipolle comuni, è composta da un olio solforato che fornisce all’ortaggio un gusto e un aroma tipici, da acqua e da proteine, mentre i grassi sono quasi completamente assenti. Discreti sono anche i quantitativi di vitamine e sali minerali,
ha caratteristiche diuretiche, è un disinfettante dell’intestino e contribuisce all'abbassamento della pressione sanguigna e del tasso di glucosio presente nel sangue.

Viene cucinata in svariati modi, cotte o crude e servite con vino e formaggio.

Inoltre vengono realizzate delle buonissime confetture .

Il modo in cui le ho cucinate è forse il più semplice, cioè cotta al forno.
Ho preso 2 di queste grosse cipolle e le ho poste sulla piastra del forno, che ho ricoperto con carta forno, le ho messe in forno caldo e le ho fatte cuocere per circa 30 minuti e dopo averle fatte raffreddare ho tolto la sottile buccia le ho affettate e condite con un filo di olio evo, sale e pepe.
E' un ottimo antipasto estivo, vi assicuro veramente da provare
.