06/04/12

cardi a sfincione

Avevo comprato questi cardi con l'intenzione di prepararli alla pastella, ma essendo stata stamani dal parrucchiere, non avevo certo intenzione di impuzzare di fritto i miei capelli odorosi di shampoo, così ho variato menù rispolverando questa gustosa ricetta che mio padre usava fare spesso, soprattutto quando c'era da mangiare di magro come in questa settimana di passione.
Nonostante sia uno degli ortaggi più pregiati il cardo però viene sempre meno richiesto, forse perché è un po’ impegnativo da pulire e si conoscono poco i vari modi in cui si può cucinarlo.
La parte della pianta che viene consumata sono i grossi piccioli e le nervature delle foglie (coste).
Queste parti dell’ortaggio sono infatti carnose, croccanti e hanno un sapore particolare, tra l’amarognolo e il dolciastro; a Palermo li chiamiamo cardùna. A tale proposito secondo un modo di dire siciliano cardùna amàri e favùzzi caliàti, sono due elementi che spingono a bere molto vino.
In Sicilia se ne fa' grande consumo e molte sono le ricette, ve ne regalo una molto semplice.
Vi dò un pratico consiglio, usate sempre i guanti del tipo in lattice nell'esecuzione della pulizia poiché, come i carciofi tendono a macchiare la pelle.

occorrono:
2 mazzi di cardi e 500g di limoni
200g di pangrattato
uva passa e pinoli
2 cipollotti scalogni
100g di formaggio grattugiato tipo caciocavallo
sale e pepe
olio evo
un mazzetto di prezzemolo fresco

esecuzione:
pulire i cardi togliendo i filamenti, tagliarli a pezzi lunghi 20cm. Tuffarli in acqua bollente salata con mezzi limoni tagliati, farli cuocere per circa 30 minuti, sgocciolarli e tenere da parte.
In una padella fate soffriggere per 2 minuti i cipollotti tritati, a fuoco spento aggiungere il pangrattato facendo assorbire l'olio, il formaggio, l'uva passa e pinoli, e il prezzemolo tritato.
Disporre i cardi sgocciolati in una teglia da forno unta, spolverare con la farcia di pangrattato
fatene due strati, ed infornare per 15 minuti.