18/02/09

ho certi cavoli.........




I cavoli, sono gli ortaggi più tipici dell'inverno, versatili in cucina e utili per purificare l'organismo. Inoltre con le loro sfumature cromatiche si distinguono con gli altri prodotti tipicamente invernali dai colori smorti, in linea con la stagione. Una volta venivano considerati ortaggi poveri, ma oggi sono state rivalutate le loro proprietà nutritive e costituiscono una valida fonte di vitamina C e di carotenoidi con notevoli proprietà antiossidanti e anche una serie di composti ad attività chemioprotettive. Il loro meccanismo d'azione è duplice, da un lato svolgono azione detossificante, significa che aumentano l'attività di quegli enzimi presenti nelle nostre cellule aiutandoli ad eliminare le sostanze tossiche e carciogeniche, dall'altro le sostanze bioattive dei cavoli proteggono le nostre cellule dallo stress ossidativo.
Di cavoli ce ne sono parecchi, dalle forme e colori più disparati, il broccolo è un'infiorescenza di colore verde scuro, il cavolfiore è di colore avorio oppure violaceo e si prestano ad essere cotti al gratin, bollito o trasformato in purea. Del cavolo cappuccio si consumano le foglie, a forma sferica e di colore chiaro, lisce e croccanti, si mangiano crude in insalata oppure fatte fermentare dando origine ai crauti tipico piatto di tradizione germanica. Ci sono poi le verze, con le foglie verdi e rugose; sono usate in minestre, risotti, e nella cassoeula lombarda. Sempreverde, ma con le foglie più allungate e più scure è il cavolo nero, ingrediente caratteristico della ribollita toscana. Infine parenti del cavolo sono i cavoletti di Bruxelles. Nonostante il loro nome, sono di origine italiana e sono stati importati in Belgio dai romani: sono piccoli e sferici e hanno il caratteristico gusto spiccatamente amarognolo.
Questi fantastici broccoli e sparacelli, di cui amo condividere le immaggini con voi, rappresentano
il frutto del primo raccolto fatto nell'orto del giardino di mio figlio Hermes e da lui stesso coltivato.


07/02/09

Stigghiola - street food a Palermo

Chi di voi è stato a Palermo, non può non aver notato, l'importanza che i palermitani danno
alla gastronomia- on the road, spesso costituita da elaborate specialità simbolo della cultura gastronomica dell'isola.
Una tra le specialità di cibo da strada più apprezzata dai palermitani è senz'altro "la stigghiola".
Se ci si addentra nel centro storico, ma anche nella periferia, dalle tre del pomeriggio in poi è facile imbattervi in bancarelle con graticole fumanti avvolte nell'odore degli stigghiola che vengono arrostiti all'aperto, il rituale si svolge tutti i giorni anche se festa.
Intorno a queste bancarelle troverete decine di persone intente a mangiare, bere e chiacchierare.
Arrivano a gruppi, giovani e anziani, donne e bambini, in macchina o in moto, operai o impiegati,
ma anche eleganti uomini in giacca e cravatta. Ci si trova tutti intorno a queste fumanti graticole
e si aspetta che sia cotta, si guarda verso la graticola impazienti, finché lo stigghiolaro estrae una stecca dalla brace la pone su di un bancone, la taglia a pezzetti la spruzza di sale e limone la mette in un piattino e ciascuno mangia con le mani questi caldi bocconcini.
Ma che cosa sono le stigghiola? Altro non sono che budella d'agnello.
La più semplice delle versioni è costituita da un ciuffo di prezzemolo e dall'omento attorno ai quali vengono attorcigliati i budellini del capretto o dell'agnello, in una variante, vengono avvolte le cipolle scalogne. Vengono cotte sulla brace con l'aggiunta di solo sale.
Un consiglio, mai dico mai cuocerli in casa, l'odore non verrebbe mai via!


Molti di voi inorridiranno all'idea di mangiare queste budelline, ma posso assicurarvi che sono buone. Personalmente, in strada non riesco a mangiarle, ma quando, di tanto in tanto ci riuniamo con gli amici e qualcuno riesce a farsele preparare dal proprio macellaio di fiducia, allora si
ne mangio qualche bocconcino. Come in questo caso!
Alcuni giorni fa, ci siamo riuniti, a villa Maio, una bella casa di campagna, dove di tanto in tanto
ci riuniamo con gli amici. Ognuno di noi in genere prepara una pietanza di un menù prestabilito
e di tanto in tanto ci concediamo un fuori programma molto gradito!