23/03/12

filetto falso, cremoso e con le ore contate!

Non vedevo l'ora di usare questi piatti "del tempo" come li ho chiamati. Li ho comprati quest'anno a Vienna dopo essermene subito innamorata! Anche se con non poche difficoltà, a causa del peso dei bagagli consentito in aereo, sono riuscita a farli arrivare integri a casa.
Il tutto ha ovviamente sollevato il disappunto di figli e marito, accusandomi di accumulare tanta roba in pochi spazi. Ciò è vero, ma amo avere ogni giorno, una tavola ben apparecchiata e gradevole. La cucina per me, non è solo il posto dove si prepara da mangiare, ma è anche il luogo dove conservare le avite tradizioni ricevute in eredità dalla propria famiglia, sia in senso materiale che spirituale. E' proprio in cucina che si svolge la "cerimonia domestica", ed è importante vivere in un clima caldo e accogliente capace di imprimere un carattere affettuoso, e dove spesso si superano piccole incomprensioni e si rinforzano legami familiari.
Nonostante i cambiamenti, rispetto al passato, in molte famiglie, queste tradizioni oggi sono ancora molto sentite, e la sera finalmente a casa, dopo una giornata di stress e di lavoro, personalmente niente riesce a rimettermi in pace con me stessa, più di una bella cena con la mia famiglia o con gli amici. Pochi e semplici sono gli accorgimenti, da applicare tutti i giorni, e non solo nei giorni di festa. Apparecchiare sempre in modo gradevole la tavola, anche se si è soli, con tovaglie sempre fresche di bucato, piatti bicchieri e posate anche se semplici sapientemente abbinati! un consiglio: abolite quegli squallidi piatti e bicchieri di plastica, costosi e inquinanti!

In Sicilia viene usato un simpatico gioco di parole per indicare le varianti apportate ad alcuni piatti della cucina classica tradizionale. Benché molti ingredienti facciano parte di per sé della cucina povera, in passato, nei momenti più critici e di miseria che la mia isola ha vissuto, era difficile trovare anche gli ingredienti di prima necessità. La pasta con le sarde ad esempio, piatto principe della nostra cucina, come è noto, ha come ingredienti principali il finocchietto e le sarde fresche, due elementi facilmente reperibili e di poco costo. Nelle Madonie e nell'entroterra, poiché in alcuni periodi non era possibile reperire sarde fresche, ne hanno fatto una variante, usando le sarde salate. Qui entra in gioco la fervida fantasia siciliana, che cambiandogli il nome l'hanno chiamata:"Pasta con le sarde a mare" o "Pasta 'ru malutempu" (pasta del maltempo) o "Pasta cu' pisci fuiùtu" (pasta col pesce scappato), fantastico no!
Fra i piatti di carne abbiamo il " Falsomagro" che è il trionfo della cucina siciliana nell'ambito dei secondi piatti. Preparato con un taglio di carne tra i più magri e prelibati, si presenta come un delicato roast beef, ma all'interno viene farcito trasformandosi in una vera bomba di calorie.
Anch'io ho fatto tesoro di tali accorgimenti e nel preparare questo piatto ho voluto riutilizzare un trancio di bollito avanzato il giorno prima, preparando questa ricetta di falsofiletto.

ingredienti:
un trancio di bollito del giorno prima
fettine di lardo aromatizzato
farina
burro
un bicchiere di vino rosso
un mestolo di brodo di carne
aromi a piacere
patate novelle precotte
sale e pepe

esecuzione:
ricavate dal trancio di carne delle fettine alte 3cm a cui legherete le fettine di lardo, infarinatele e passatele in padella con il burro, quando saranno dorate spegnete copritele e lasciatele riposare per una decina di minuti, affinché la carne rilasci i succhi. Estraete la carne, al fondo di cottura aggiungete un mestolo di brodo di carne, il vino lasciandolo sfumare, e per rendere la salsa più densa regolate con altra farina lasciandola cadere con un colino evitando di formare dei grumi.
A parte cuocete nel burro le patate aggiungendo gli aromi, sale e pepe.