Come ho già accennato, la mia famiglia abitava in una casa, praticamente sul mare, ed io e i miei fratelli una volta finita la scuola passavamo tutta la giornata in spiaggia.
Con i nostri compagni trascorrevamo intere giornate
a giocare, rientrando in casa solo a pomeriggio inoltrato.
Avevamo lottizzato una piccola area della spiaggia, nella quale avevamo installato una sorta di tenda, che mio padre ci aveva costruito con dei tubi ad incastro. Tutto intorno al perimetro, avevamo eretto una sorta di muretto a secco che fungeva da recinto e giornalmente, armati di rastrello e paletta pulivamo e riordinavamo tenendo tutto molto pulito; avevamo pure un aiuola con dei cactus, era il nostro spazio!
Spesso a pranzo, ci era concesso di mangiare in spiaggia, avevamo un tavolino e delle panche ma, cosa più importante avevamo la complicità della zia Maria.
Infatti era lei, che ci preparava e portava da mangiare, ed in genere per praticità di trasporto i piatti che preparava erano minestre.
Tra queste vi era la pasta e fagioli che per noi, era quanto di più buono potesse esserci.
La mattina zia Maria , ci assisteva, mentre facevamo il bagno in mare, e dopo, mentre noi giocando, ci asciugavamo al sole, andava su in casa a preparare da mangiare. Noi l'aspettavamo,affamati!
Finchè ecco che la vedevamo arrivare!
Da lontano le vedevamo scendere le scale, che dalla strada raggiungevano la spiaggia, lei era favolosa! Abbronzata con un portamento elegante, vestita come le dive dei film americani, che andavano in quel tempo, tipo Doris Day!
La sua borsa,( altro non era che una coffa di paglia, di quelle che servivano per dare da mangiare ai cavalli), era pesante per il prezioso carico che portava!
Ma lei camminava flessuosa sugli alti zoccoli di legno nessuno avrebbe potuto immaginare qual'era il contenuto di quella borsa!
Noi le andavamo incontro per darle una mano, ed ecco che una volta aperta la borsa dapprima tirava fuori la pentola che era avvolta nella tovaglia a mò di fagotto, quindi distesa la tovaglia sul tavolo, metteva piatti, bicchieri e posate, poi scoperchiata la pentola e godutoci il profumo che ci solleticava il palato, affamati dirovamo la nostra meravigliosa minestra!
Con i nostri compagni trascorrevamo intere giornate
a giocare, rientrando in casa solo a pomeriggio inoltrato.
Avevamo lottizzato una piccola area della spiaggia, nella quale avevamo installato una sorta di tenda, che mio padre ci aveva costruito con dei tubi ad incastro. Tutto intorno al perimetro, avevamo eretto una sorta di muretto a secco che fungeva da recinto e giornalmente, armati di rastrello e paletta pulivamo e riordinavamo tenendo tutto molto pulito; avevamo pure un aiuola con dei cactus, era il nostro spazio!
Spesso a pranzo, ci era concesso di mangiare in spiaggia, avevamo un tavolino e delle panche ma, cosa più importante avevamo la complicità della zia Maria.
Infatti era lei, che ci preparava e portava da mangiare, ed in genere per praticità di trasporto i piatti che preparava erano minestre.
Tra queste vi era la pasta e fagioli che per noi, era quanto di più buono potesse esserci.
La mattina zia Maria , ci assisteva, mentre facevamo il bagno in mare, e dopo, mentre noi giocando, ci asciugavamo al sole, andava su in casa a preparare da mangiare. Noi l'aspettavamo,affamati!
Finchè ecco che la vedevamo arrivare!
Da lontano le vedevamo scendere le scale, che dalla strada raggiungevano la spiaggia, lei era favolosa! Abbronzata con un portamento elegante, vestita come le dive dei film americani, che andavano in quel tempo, tipo Doris Day!
La sua borsa,( altro non era che una coffa di paglia, di quelle che servivano per dare da mangiare ai cavalli), era pesante per il prezioso carico che portava!
Ma lei camminava flessuosa sugli alti zoccoli di legno nessuno avrebbe potuto immaginare qual'era il contenuto di quella borsa!
Noi le andavamo incontro per darle una mano, ed ecco che una volta aperta la borsa dapprima tirava fuori la pentola che era avvolta nella tovaglia a mò di fagotto, quindi distesa la tovaglia sul tavolo, metteva piatti, bicchieri e posate, poi scoperchiata la pentola e godutoci il profumo che ci solleticava il palato, affamati dirovamo la nostra meravigliosa minestra!
Per preparare questa minestra occorre sbucciare 1kg di fagioli freschi, non occorre metterli in acqua la sera prima come si fa con i fagioli secchi, vanno cotti al momento.
Quindi mettere i fagioli in una pentola con acqua fredda, aggiungere una trito di cipolla sedano e carote e fare cuocere, dopo 30 minuti, controllare se i fagioli sono cotti, eventualmente prolungare ancora la cottura.
Quando saranno cotti, estrarre la metà dei fagioli, e con un frullino tritate quelli rimasti nella pentola, in modo che diano un'aspetto vellutato alla minestra, quindi aggiungere i rimanenti fagioli. A questo punto aggiungerete anche 200gr di pomodoro che può essere o polpa di pelati o passata .
Lasciare cuocere ancora per 10 minuti in modo che s'insaporiscano e se necessario aggiungere ancora un pò d'acqua.
Portare di nuovo la pentola ad ebollizione e versate la pasta, circa 300gr di ditali rigati, aggiustate di sale e pepe, e fate cuocere finchè la pasta non sarà cotta.
Spegnete il fuoco e mentre ancora la pentola sobbolle, aggiungete un bel ciuffo di basilico e l'olio evo crudo.