30/05/08

matrimonio

Oggi 30 Maggio 2oo8 ore 16 !

è arrivato in fretta, questo giorno che attendiamo da tempo.
Mio figlio Hermes si sposa!!!!!
che emozione! sembra ieri che lo tenevo in braccio ed oggi........
Qui sarà una bella festa, parenti ed amici sono venuti da lontano
per festeggiare Hermes e Chiara che si sposano!
Insieme augureremo loro una felice vita insieme, ricca di amore
e passione,

-Che i vostri giorni siano colmi di gioia
e le vostre notti allietate da dolci sogni,
presagio della magia che troverete nel cammino.
Che i vostri sogni più belli possano diventare realtà,
e in seguito dolci ricordi.
E che mai possiate dimenticare..............

Con tutto il mio Amore a Hermes e Chiara
Mamma.



22/05/08

pasta con i tenerumi

Questi tre meravigliosi e semplici ingredienti sono ciò che occorre per preparare questa fresca ma gustosissima minestra estiva.
L'ingrediente principale è costitutito dalle foglie della pianta
della zucchina lunga che quotidianamente vengono tolte
dalla pianta e che noi chiamiano
tennerumi.
Il modo in cui IO la cucino è quello tramandato in famiglia che fà di questa minestra un piatto leggero, rinfrescante e diuretico (diceva mia nonna) in cui, non cè
soffritto ma tutto viene cotto al naturale. L'esecuzione è semplice e veloce.
Ingredienti:
3 mazzetti di tennerumi
5 spicchi d'aglio bianco
250gr di pomodorini
200gr di spaghetti spezzati
olio evo, sale e pepe
Dopo avere staccato le foglie dalla pianta lavatele abbondamente, e spezzettatele solo dopo averle lavate, altrimenti disperdereste il nutrimento. Intanto mettete sul fuoco una pentola con circa 2litri d'acqua . Sbucciate l'aglio lasciandolo intero e tagliate a quarti i pomodorini. Quando l'acqua bolle mettete in pentola tutti gli ingredienti insieme e
lasciate cuocere per dieci minuti. Intanto avrete spezzettato gli spaghetti che aggiungerete alla verdura, salate, pepate e lasciate cuocere finchè la pasta non sarà cotta.
Spegnete e aggiungete a crudo l'olio evo a piacere. E' pronta!

17/05/08

spezzatino con la zucchina


In Sicilia ma, specialmente nel palermitano coltiviamo questa varietà di zucchina di cui andiamo molto golosi. Di questa pianta noi mangiamo tutto anche le foglie e i fiori. Con le foglie che noi chiamiamo
"tennerumi" otteniamo una gustosissima minestra. La nostra golosità ci porta a fare cose che credo esistano solo a Palermo, infatti non c'è
terreno, giardino, aiuola o vaso in cui nei primi di Aprile non si sia seminata almeno una piantina di "zucchina lunga".Le vedi crescere dappertutto, i più fortunati possessori di almeno un metro quadrato di terreno, costruiscono con delle canne sapientemente intrecciate, una sorta di capannina dove la lasciano arrampicare, in modo che poi la lunga zucchina penda dritta , favorendone lo sviluppo. Chi non possiede nemmeno un metro di terreno invece le semina nei vasi, che a volte vengono ricavati da bidoni di plastica o vecchi fusti di latta. Addirittura qualcuno le semina nelle aiuole dei marciapiedi. mettendo dapprima la famosa canna, ma lasciando arrampicare poi le piantine cresciute nelle ringhere dei balconi o delle cancellate come se fosse un rampicante. Scatta poi la fase di controllo delle proprie zucchine si arriva a fare una guardia quotidiana alla pianta affinchè nessuno la tocchi, ma bene in vista, tanto da potere suscitare l'invidia dei vicini.
Giorno dopo giorno si vanno staccando le foglie (tennerumi) che potrebbero togliere nutrimento alla zucchina e con esse si cuoce la pasta, una vera delizia.
Ricordo che quando andavo alle superiori, il bidello aveva seminato in tutte le aiuole della scuola queste piantine e smerciava le foglie (tennerumi) ai professori più affezionati!
L'esecuzione di questo piatto, è molto semplice, è un normale spezzatino solo che la zucchina ne fà
un piatto fresco e leggero adatto ai mesi caldi.
Per prepararlo procuratevi:
- una zucchina lunga
-5oogr di spezzatino di manzo
-150gr di pomodori pelati
-una cipolla e qualche foglia di basilico
-olio sale e pepe
Tagliate a fette la cipolla e rosolatela dolcemente nell'olio extravergine, quando si sarà
imbiondita aggiungete la carne che farete rosolare con sale e pepe coprite e lasciate cuocere a fiamma bassa. Nel frattempo decorticate con un pela patate la zucchina e tagliatela a tocchetti
o a bastoncini, aggiungetela alla carne coprite e fate continuare la cottura per altri 2o minuti .
Controllate di tanto in tanto che non si asciughi, se necessario aggiungete a piccole dosi un pò d'acqua. In ultimo aggiungete il pomodoro pelato o la passata, ed il basilico.
Fate cuocere ancora per qualche minuto finchè s'insaporisca il tutto ed è pronto.

polpette di tonno

Nel mese di maggio,nei giorni in cui andando al mercato del Capo si trova un freschissimo tonno, ma anche nelle migliaia di pescherie che abbiamo a Palermo, è impossibile resistere alla tentazione di comprarlo.
I pescivendoli che espongono gli enormi tranci accanto al tonno intero sembrano essere in festa, alcuni improvvisano addirittura delle coreografie mettendo sul
pesce o nei vasi dei garofani rossi, un tripudio di colori.
A quanto mi è stato detto l'usanza di mettere i garofani risale ad altri tempi, in quanto si ritiene che questi tengano lontane le mosche.
In questo periodo quindi a cena, spesso cucino tonno per cui mi sbizzarrisco a trovare nuove ricette per riproporlo in modo diverso.
Questa ricetta è molto semplice, ma come sempre è la qualità degli ingredienti che determina la riuscita di un piatto!
ingredienti:
5oo gr di tonno
5o gr di pangrattato
1 uovo
5o gr di uva sultanina
50 gr di pinoli
1oo gr di pecorino grattuggiato
1 mazzetto di prezzemolo e qualche foglia di menta fresca
2 spicchi d'aglio
5oo gr di pomodori maturi
2oo gr di farina
olio, sale e pepe
Per la preparazione delle polpette, riducete il tonno a poltiglia,
unite l'uovo, il pangrattato, il pecorino, il prezzemolo tritato,
l'uva e i pinoli, sale e pepe. Amalgamate il tutto fino ad ottenere
un composto omogeneo, fate le polpette infarinatele e friggetele
in olio exstravergine.In un tegame, fate rosolare l'aglio, unite i pomodori spellati e privati dei semi e lasciate addensare,
aggiungete le polpette e continuate la cottura per circa 10 minuti.






05/05/08

Anelletti al forno



Con questo piatto tipicamente siciliano siamo cresciuti intere generazioni di siciliani, è la pietanza che viene dopo il biberon.
Addirittura per qualcuno è il biberon!
Una volta, ma ancora oggi, era il piatto della domenica e delle gite.Infatti non c'e famiglia palermitana che si appresti a fare un picnic o a trascorrere una giornata al mare che non prepari una tegliadi "pasta cu' furnu".
Altro che panini o tramezzini!
Molte mamme palermitane, di questo piatto hanno fatto la loro arma segreta.
Per ogni figlio palermitano non c'è confronto che tenga gli "anelleti col forno" che fà la propria madre, sono diversi più buoni, ineguagliabili!
Anche alcune fidanzate ne hanno fatto un piatto da conquista, si sa gli uomini vanno presi per la gola, e quindi alla prima occasione cercano di mostrarsi delle brave cuoche , con il piatto che per loro conta di più, per dare un'idea, eguaglia un campionato di calcio!
Ignare però di dovere reggere il confronto con quelli che preparano le suocere, poverine!
Ebbene qualche volta si sono sfasciati matrimoni!
Anch'io sono timorosa di pubblicare questa mia versione, perchè so già che alla lettura dell'esecuzione molte palermitane inorridiranno, spalancando i lori occhi e loro bocche.
Variopinte e colorate saranno le loro esclamazioni. Arriveranno al punto di dubitare sulle mie origini palermitane!
Comunque sia, io la mia ricetta ve la dò lo stesso!
E' una variante dietetica, infatti in alcune ricette, alla preparazione base,qualcuno aggiunge di tutto, dalle uova sode a pezzetti di salumi e formaggi misti vari.
Io no!

A me piace semplice, mi affido alla qualità degli ingredienti e vi assicuro che il risultato è ottimo.Ovviamente, anche per i mei figli nessuno la cucina meglio di me!
Vi do' la ricetta,
fermo restando che "non avete speranze"!

Occorrono:

500 gr di pasta tipo anelletti
2oo gr di carne di manzo tritata
1oo gr di carne di maiale tritata
2oo gr di concentrato di pomodoro
2oo gr di pisellini
2oo gr di caciocavallo grattuggiato
1oo gr di pangrattato
1 cipolla
2 foglie di alloro
1 bicchiere di vino rosso olio sale e pepe

In un tegame soffriggete la cipolla finemente affettata, aggiungete i due tipi di carne tritata e sfumate con il vino rosso. Lasciate soffriggere un paio di minuti e aggiungete il concentrato di pomodoro, allungate con mezzo litro d'acqua, condite con sale e pepe e aggiungete le foglie di alloro e i pisellini , lasciate cuocere a fuoco basso per una mezz'ora.
A parte lessate gli anelletti al dente, scolateli e condite con il sugo che avete preparato ed il formaggio. Versate il tutto in una teglia unta d'olio e spolverata di pangrattato oppure in stampini monoporzione , passate al forno caldo per 2o minuti. A cottura ultimata capovolgete la teglia su un piatto da portata.

spiedino di tritato fritto

In occasione della manifestazione - Fritto Misto - che si è tenuta la scorsa settimana ad Ascoli Piceno, e di cui ho seguito gli eventi alla radio, mi è venuta voglia di friggere anch'io qualcosa in padella. Il che devo dire accade raramente ma ogni tanto si fa uno strappo alla regola e ci si lascia andare, per fortuna!
E cosi' ho preperato questo delizioso spiedino.
La preparazione è alquanto laboriosa ma il risultato è strepitoso, perchè i profumi delle erbe che lo compongono, si sprigionano durante la frittura e si liberano nell'aria profumando tutta la casa. Questi odori da soli, a mio parere valgono il lavoro fatto.
Io come ho già avuto modo di fare capire, dò molto valore agli odori ed anche i miei ricordi sono spesso associati agli odori.
Primi in assoluto, nella scala dei ricordi, ci sono i profumi dei piatti, cucinati da mio padre e dalla zia Maria, che sono stati due grandi cuochi !
Ma al di là di questo, gli odori che accoglievano me e i miei fratelli al rientro a casa, non li scorderemo mai . Mio fratello, che vive da molti anni negli USA, a San Francisco, credo che nella sua valigia abbia messo
parecchio di questi ricordi. Non per niente dopo pochi mesi che si era stabilito negli USA cominciò a telefonare , chiedendo alcune ricette di piatti, e stranamente (con nostro stupore) cominciò a chiedere anche quelle dei piatti che a lui ,notoriamente, non piacevano. Mio Padre impazziva, e nel tentativo di farglieli gustare, diceva
-almeno assaggiali!- ma lui niente. E poi ecco che giunto lì, proprio il ricordo di quegli attimi intensi di famiglia glieli hanno fatti apprezzare.

E' diventanto un grande architetto, ma anche un bravissimo cuoco!
Mia sorella invece, che come me, inorridiva soltanto alla vista del baccalà, mi ha sorpreso quest'inverno quando mi ha chiesto se sapessi "la ricetta del baccalà con
la passola di Papà". Io le risposi che sì, la ricordavo, ma non l'avevo mai cucinata,

così mi chiese-me lo prepari?- ebbene dopo alcuni giorni, ci ritrovammo sedute insieme a mangiare il baccalà, l'una di fronte all'altra. Con avidità e naturalezza assaggiavamo quel piatto trovandolo buonissimo!

Ma torniamo allo spiedino di tritato fritto.
Per iniziare la preparazione è bene disporre ordinatamente tutti gli ingredienti ciò vi aiuterà a velocizzare l'esecuzione.
Per le polpette occorrono:
  • 300gr di tritato di manzo
  • 1 uovo
  • un pugno di mollica di pane, ammollato nel latte e strizzato
  • 50gr di pecorino grattuggiato
  • un mazzetto di odori tritati (salvia, menta,rosmarino,basilico,prezzemolo,coriandolo,timo)
  • un pò di zenzero fresco grattuggiato, un pizzico di curry, sale, pepe e peperoncino
In una terrina lavorate con le mani la carne macinata, incorporandovi l'uovo il pane ammollato il formaggio, gli odori sale e pepe. Quando gli ingredienti saranno bene amalgamati, preparate delle polpettine poco più grandi di una noce. Mettetele da parte.
Adesso è ora di preparare gli spiedini.
Preparatevi gli spiedini di legno, un pane raffermo tagliato a fettine, una decina di foglie di alloro e una cipolla rossa tagliata a quarti che sfoglierete. Sbattete due uova intere in un piatto con un pizzico di sale e preperate della mollica di pane grattuggiata per impanare.

Adesso vi resta solo da infilzare tutto sugli spiedini cominciando dalla foglia di alloro, una fette di pane una polpetta ed ancora una fetta di pane una foglia di cipolla.
Ripetete quest'operazione tre volte per ogni spiedino. Fatto ciò passate ogni spiedino nell'uovo e poi nella mollica. Fate riscaldare in una padella l'olio extravergine d'oliva e friggete gli spiedini girandoli di tanto in tanto per consentire la cottura su tutti i lati.Portate in tavola con un semplice contorno .
Vedrete è strepitoso!

ratatouille

Oggi dovevo fare spazio in frigo per trovare posto alla spesa del mese.
Ed allora, tanto per usare una espressione tanto di moda, ho eliminato gli esuberi. E quindi una melenzana,
due zucchinette, due carote, un peperone rosso ed uno giallo con
l'aggiunta di due grosse patate hanno
costituito la base di questo gustosissimo piatto, diventato noto
di recente in seguito al famoso cartone
animato.
Attenzione, non è che per prepararlo si deve aspettare di avere degli avanzi!



Anzi, si devono utilizzare delle varie e
freschissime verdure che variano dalla
stagione e anche dalla regione.
Il modo di prepararlo varia anche quello da regione a regione, ma anche di famiglia in famiglia. Vi racconto come lo cucino io.
Dopo aver pulito e tagliato le verdure friggetele per tipo in abbondante olio extravergine.
Iniziate dalle patate (ovvero da lle verdure più chiare) per non scurire l'olio, per ultime friggete le melanzane perchè rilasciano sempre un pò d'amaro. Alla fine
risulteranno come nella prima
foto in alto. Nel frattempo in un tegame avrete soffritto una cipolla tagliata a fette, aggiunto la passata di pomodoro tre cucchiai di aceto e due di zucchero, sale pepe e peperoncino, un
bel ciuffo di basilico e qualche foglia di menta. A questa salsa aggiungete le verdure che farete insaporire solo per qualche minuto. Assaggiate la salsa e se necessario aggiustate l'agrodolce.
Versate le verdure in una pirofila e continuate la cottura in forno a 180° per circa
20 minuti. Togliete la teglia dal forno e lasciatela raffreddare.
E' un'ottimo contorno vedrete che bontà!

01/05/08

polpi murati

























Da tempo desideravo cucinare questo piatto.
L'occasione mi si è presentata la settimana scorsa , quando andando a trovare una coppia di pescatori fuori dal comune mi hanno regalato questi favolosi polpi freschi.
Questa straordinaria coppia di pescatori ultra sessantenni, sono marito e moglie i signori Randazzo.
Vivono in un baglio sul mare, alle porte di Palermo, nei pressi dell'aeroporto, dove in una insenatura naturale che fà da porticciolo, tengono il loro peschereccio che calano in mare al mattino e ritirarano al ritorno della battuta di pesca.
Fanno tutto da soli e dopo la pesca vendono ai conoscenti che si recano nella loro abitazione il pescato.
Ovviamente la scelta è limitata al pescato del giorno.
Io,che mi vanto di essere tra i loro conoscenti, di tanto in tanto vado a trovarli e loro qualche volta mi regalano qualcosa per fare come dicono loro "la muzziata".
Nella tradizione per preparare questo piatto i purpiceddi devono essere molto più piccoli,ma vista la freschezza del pesce sono andati bene anche questi.
La preparazione richiede:
  • 1/2 kg di purpiceddi
  • 1 cipolla aglio e prezzemolo
  • 1 bicchere di vino bianco secco
  • 2o0 gr di pomodori pelati o passata
  • olio extravergine sale, pepe e peperoncino

dopo avere lavato i polpi, in un tegame di coccio, fate soffriggere in mezzo bicchiere d'olio un trito d'aglio e cipolla, aggiungete i pomodori pelati, tagliuzzati e privati dei semi.
Su questa salsa, disponete i polipetti aggiustate di sale, pepe e peperoncino e dopo averli amalgamati alla salsa versate un bicchiere di vino bianco che farete sfumare per qualche minuto , aggiungete metà, del mazzetto di prezzemolo tritato e coprite portando a cottura a fuoco moderato.
A cottura ultimata quando la salsa si sarà addensata ,togliete il tegame dal fuoco e
aggiungete il resto del prezzemolo tritato.
Accompagnate questo piatto con vino bianco fresco, un "Regaleali" ad esempio.