07/11/08

Festa di San Martino a Palermo:"si tasta lu vinu"


"A San Martino ogni mustu è vinu".
E' incredibile da credere ma anche gli ubriaconi hanno un protettore, a cui non si raccomandano per ottenere grazie, ma botti colme di prezioso nettare: il vino!
San Martino è definito infatti, il patrono degli ubriaconi, che affollano le varie ''taverne'' della città mangiando verdure cotte come ''cardoni'' (cardi), ''vruocculi'' (broccoli) e uova sode.
Ovvio quindi, che in una terra come la nostra, dove come è noto, una delle pricipali fonti dell'economia è rappresentata dal settore vinicolo intorno alla ricorrenza della festività di
San Martino sono legati dei festeggiamenti che variano da provincia in provincia.
Nel periodo di San Martino infatti, il mosto ha finito di fermentare e quindi può essere assaggiato per la prima volta, accompagnato da qualcuno dei piatti tradizionali dell'autunno.
La festa oggi è ancora molto sentita a Palermo tanto che per l'occasione le industrie vinicole della provincia aprono le porte delle loro cantine per far degustare il vino novello.
Anche in città nei bar e nelle enoteche, si organizzano festose serate o Happy Hour, che significa letteralmente "ora felice". Ed infatti di ore felici se ne trascorrono parecchie!
Anticamente in quel giorno, i più poveri si limitavano ad accompagnare il pasto con del vino novello e solo la prima domenica dopo l'11 Novembre concludevano il modesto pranzo con
"i viscotti i San Martino abbagnatu nn'o muscatu",(i biscotti di San Martino intrisi nel moscato).
I benestanti invece, ne approfittano per imbandire la tavola di ogni ben di Dio, dove non può mancare il tacchino o in mancanza di esso la carne di maiale, per poter brindare con il vino nuovo. Ecco perchè a Palermo abbiamo due versioni della festa ovvero, quella dei ricchi e quella dei poveri.
Appartiene alla tradizione palermitana la preparazione di biscotti speciali che prendono appunto il nome di "biscotti di San Martino", confezionati con fior di farina impastata con il latte e fortemente lievitata. I biscotti hanno la forma di una pagnottella rotondeggiante e l'aggiunta nell'impasto di semi d'anice dà loro un sapore e un profumo particolare. Ancora oggi a Palermo si usa consumarli "abbagnati" (inzuppati) nel liquoroso "moscato di Pantelleria", mentre i pasticcieri della città impreziosiscono i tradizionali biscotti rivestendoli con una velata di zucchero fuso e decorandoli con cioccolatini fondenti, confettini, addobbi floreali di pasta reale, ripieni di crema o marmellata. Il biscotto inoltre, può essere svuotato, inzuppato in liquore di rhum e riempito di crema di ricotta con canditi e scaglie di cioccolato.
I palermitani sono soliti parlare di "estate di San Martino" quando nei primi giorni di Novembre torna il bel tempo e spiegano questo fenomeno meteorologico tipicamente mediterraneo con una leggenda, legata ad un gesto di carità fatto dal santo.
Sono ritornata, al panificio Ingrassia, per regalarvi ancora qualche foto, che possa rendere l'idea,
della resistenza che noi donne palermitane a dieta, dobbiamo fare per andare a comprare il pane,
è una vera tortura credetemi!
Sarà per questo, che il compito dell'acquisto del pane serale, è demanadato ai mariti?????







11 commenti:

Anonimo ha detto...

Ammazza quante buone cose: buon appetito.

marcella candido cianchetti ha detto...

non conoscevo i biscotti di san martino bona iunnatedda

Marcello Valentino ha detto...

buonissimi questi biscotti che mi preparo sempre anche fuori stagione.....Brava sempre cara Giusy

Günther ha detto...

ma che bella ricorrenza non pensavo che san martino fosse cosi festeggiato in italia, ci hai fatto conoscere delle cose bellisime del tuo paese

Eleonora ha detto...

Che palemo sia una città meravigliosa me lo ripete continuamente mio fratello ma a quanto pare anche le sue tradizioni lo sono, grazie di renderci partecipi, un abbraccio

Lo ha detto...

ancora affascinata dalla tua storia ...mi sono cercata 5 minuti da dedicare tutti a te! :)

kettyboo ha detto...

Ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ahah ih ih ih sto morendo, vero, non mi ero mai soffermata a questa cosa, il pane lo vanno a comprare sempre i mariti. Se ci vado la gente deve indossare il giubottino salvavita per non annegare nella mia bava, che inonda il panificio, non riesco neanche a dire cosa desidero alla signorina, talmente abbonda la saliva. Buoni ne voglio ancora oltre i due pacchi che mi soo sbranata prima e dopo la festa. Ciao mia cara

GiorgiaM ha detto...

leggendo il tuo blog diventa impellente il bisogno di tornare in Sicilia !!!!
Complimenti per il tuo blog ti verrò a trovare spesso !

Melina2811 ha detto...

San Martino in ogni zona viene festeggiato con delle tradizioni locali, ma che terminano tutti con il vino... ciao da Maria

giusy ha detto...

Ringrazio tutti per avere apprezzato il mio post!
Invito tutti a trascorrere una piacevole vacanza nella mia bellissima città! una città bistrattata da molti, soprattutto dai suoi stessi abitanti e da amministratori incapaci, che la stanno distruggendo!
fate presto però! perchè della Palermo di cui vi parlo,
se va avanti così, resterà
ben poco!ricordate il glorioso mercato della Vucciria!chi non ha visto il quadro di Guttuso?
bè, non esiste più!
al suo posto, però abbiamo tanti super mercati DESPAR, gestiti da illustri mafiosi!(è cronaca di ieri).
e sono in via di estinsione, anche quei pochi commercianti come il titolare del panificio Ingrassia,
che sommersi dalle spese di burocrazia, riescono a portare avanti un pò di tradizione tipica
gastronomica!
delle tradizioni di cui vi narro,
voi amici che siete lontani, vi appassionate! ma molti lettori palermitani ignorano questo spaccato, anzi sono stupiti che io le conosca!incredibile! non sanno che cos'è la "muffoletta" ma sanno tutto dei panini del Mac Donald?
non sanno nulla delle bellissime
bancarelle della Vucciria, ma vanno alle Pagode!
bè, non aggiungo altro!
un bacio a tutti
giusy

Sfurlo ha detto...

Mamàààààààà lo Zio del forno!!!!
Mi ricordo ancora quando da piccolo mi distruggevano la faccia a forza di pizzicotti affettuosi (pure troppo).
Ma ti devo rimproverare mammina....non hai fotografato le mie care Sfincette con lo zucchero che se non le mangi tutte subito diventano durette.
Qui a Malta non hanno idea di cosa significhi avere il sangue Mediterraneo.
Poi recentemente sono stato a Viterbo,si mangia bene ma......che merda di pane!
Eheheheheheh