Riprendo a scrivere dopo un lungo periodo d'impigrimento mentale.
E il modo migliore per cominciare, in questa calda e asfissiante giornata di Luglio, è proprio quello di condividere con voi questa ricetta, un'occasione da cogliere per ritrovare entusiasmo ed energia. L'occasione di prepararlo, mi è stata offerta da mio figlio Manfredi, tornato a casa da Malta dove lavora, per qualche giorno di ferie, e così ho voluto preparargli uno dei suoi piatti preferiti, accogliendolo in casa con profumi e sapori a lui noti. I Palermitani amano molto questo piatto di origine napoletana, di cui ne conosco varie versioni.Si può preparare infatti con una farcia di ragù o inserendo fra i condimenti strati di formaggio, mozzarella o provoletta. La mia versione invece, esclude i formaggi ed il burro, poiché verso i latticini i miei figli hanno da sempre avuto un'intolleranza, ed infine risulta anche più leggero.
Ingredienti per 6 persone:
2 kg di patate vecchie a pasta gialla
1 ett0 di salame tipo napoli tagliato a fette
2 etti di prosciutto cotto
2 etti di mortadella con pistacchi
100 grammi di parmigiano grattugiato
5 uova intere
2 cucchiai di pangrattato
Noce moscata
Sale e pepe nero macinato q. b.
un bicchiere di olio evo
Preparazione:In abbondante acqua, lessare le patate con la buccia. Ancora calde, pelarle e passarle allo schiaccia-patate. Metterle in una grossa ciotola, quindi unire 5 uova intere, una manciata di parmigiano, un po’ di noce moscata regolar di sale e aggiungere il pepe macinato. Impastate il tutto a mani nude finché gli ingredienti risultino ben
amalgamati. Ungete una teglia con olio evo e cospargetela di pan grattato. Fare uno strato con il composto di patate avendo cura di farlo ben aderire al fondo e alle pareti della teglia e alternate con i salumi, quindi ricoprire con un'altro strato dell'impasto rimanente, ungete con olio evo e cospargete con un pò di pangrattato. Con una forchetta, a vostro piacere potete fare dei disegni o una scritta. Cuocere in forno già caldo a circa 190 gradi per 30-35 minuti o finché la superficie sia ben dorata.Togliere dal forno ed attendere che il gattò si raffreddi (occorrerà circa una mezz'ora) prima di servirlo tagliato in ampie fette con accompagnamento di una fresca insalata verde.
Vino: bianchi siciliani freddi di frigo.
E il modo migliore per cominciare, in questa calda e asfissiante giornata di Luglio, è proprio quello di condividere con voi questa ricetta, un'occasione da cogliere per ritrovare entusiasmo ed energia. L'occasione di prepararlo, mi è stata offerta da mio figlio Manfredi, tornato a casa da Malta dove lavora, per qualche giorno di ferie, e così ho voluto preparargli uno dei suoi piatti preferiti, accogliendolo in casa con profumi e sapori a lui noti. I Palermitani amano molto questo piatto di origine napoletana, di cui ne conosco varie versioni.Si può preparare infatti con una farcia di ragù o inserendo fra i condimenti strati di formaggio, mozzarella o provoletta. La mia versione invece, esclude i formaggi ed il burro, poiché verso i latticini i miei figli hanno da sempre avuto un'intolleranza, ed infine risulta anche più leggero.
Ingredienti per 6 persone:
2 kg di patate vecchie a pasta gialla
1 ett0 di salame tipo napoli tagliato a fette
2 etti di prosciutto cotto
2 etti di mortadella con pistacchi
100 grammi di parmigiano grattugiato
5 uova intere
2 cucchiai di pangrattato
Noce moscata
Sale e pepe nero macinato q. b.
un bicchiere di olio evo
Preparazione:In abbondante acqua, lessare le patate con la buccia. Ancora calde, pelarle e passarle allo schiaccia-patate. Metterle in una grossa ciotola, quindi unire 5 uova intere, una manciata di parmigiano, un po’ di noce moscata regolar di sale e aggiungere il pepe macinato. Impastate il tutto a mani nude finché gli ingredienti risultino ben
amalgamati. Ungete una teglia con olio evo e cospargetela di pan grattato. Fare uno strato con il composto di patate avendo cura di farlo ben aderire al fondo e alle pareti della teglia e alternate con i salumi, quindi ricoprire con un'altro strato dell'impasto rimanente, ungete con olio evo e cospargete con un pò di pangrattato. Con una forchetta, a vostro piacere potete fare dei disegni o una scritta. Cuocere in forno già caldo a circa 190 gradi per 30-35 minuti o finché la superficie sia ben dorata.Togliere dal forno ed attendere che il gattò si raffreddi (occorrerà circa una mezz'ora) prima di servirlo tagliato in ampie fette con accompagnamento di una fresca insalata verde.
Vino: bianchi siciliani freddi di frigo.
5 commenti:
ciao cara bello ritrovarti...e questa ricetta è ottima..anche per me che evito i latticini! un abbraccio
Hey mamma...ma spiegaci allora a che serve il tocco di mezzo kilo di parmiggiano che si vede nella seconda foto??????
Comunque è buono anche con la presa per il culo che si può definire un valore aggiunto!!!!eheh
manfredi è sempre tragico...capisco anche io cosa significa avere a che fare con un ariete supervinciuso e detto tra di noi le critiche e le reglole (a verso suo però :p)sono all'ordine del giorno!!Buono il gattò, e anche se qui si cucina niente sarà mai uguale alle cose preparate dalle nostre mamme...per non parlare poi del piacere di arrivare a casa e trovare tutto pronto senza doversi sfirniciare per trovare qualcosa da cucinare!!!bacione e venite a trovarci
Il gattò assieme all'insalata verde e al vino può essere gustato anche in una calda serata estiva come un piatto leggero.
Complimenti; arrivato qui per caso, google-ando.
Molto carino il tuo blog. Ti visiterò più spesso.
Spero ti piaccia anche il mio blog.
Fabrizio
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