Chi di voi è stato a Palermo, non può non aver notato, l'importanza che i palermitani danno
alla gastronomia- on the road, spesso costituita da elaborate specialità simbolo della cultura gastronomica dell'isola.
Una tra le specialità di cibo da strada più apprezzata dai palermitani è senz'altro "la stigghiola".
Se ci si addentra nel centro storico, ma anche nella periferia, dalle tre del pomeriggio in poi è facile imbattervi in bancarelle con graticole fumanti avvolte nell'odore degli stigghiola che vengono arrostiti all'aperto, il rituale si svolge tutti i giorni anche se festa.
Intorno a queste bancarelle troverete decine di persone intente a mangiare, bere e chiacchierare.
Arrivano a gruppi, giovani e anziani, donne e bambini, in macchina o in moto, operai o impiegati,
ma anche eleganti uomini in giacca e cravatta. Ci si trova tutti intorno a queste fumanti graticole
e si aspetta che sia cotta, si guarda verso la graticola impazienti, finché lo stigghiolaro estrae una stecca dalla brace la pone su di un bancone, la taglia a pezzetti la spruzza di sale e limone la mette in un piattino e ciascuno mangia con le mani questi caldi bocconcini.
Ma che cosa sono le stigghiola? Altro non sono che budella d'agnello.
La più semplice delle versioni è costituita da un ciuffo di prezzemolo e dall'omento attorno ai quali vengono attorcigliati i budellini del capretto o dell'agnello, in una variante, vengono avvolte le cipolle scalogne. Vengono cotte sulla brace con l'aggiunta di solo sale.
Un consiglio, mai dico mai cuocerli in casa, l'odore non verrebbe mai via!
alla gastronomia- on the road, spesso costituita da elaborate specialità simbolo della cultura gastronomica dell'isola.
Una tra le specialità di cibo da strada più apprezzata dai palermitani è senz'altro "la stigghiola".
Se ci si addentra nel centro storico, ma anche nella periferia, dalle tre del pomeriggio in poi è facile imbattervi in bancarelle con graticole fumanti avvolte nell'odore degli stigghiola che vengono arrostiti all'aperto, il rituale si svolge tutti i giorni anche se festa.
Intorno a queste bancarelle troverete decine di persone intente a mangiare, bere e chiacchierare.
Arrivano a gruppi, giovani e anziani, donne e bambini, in macchina o in moto, operai o impiegati,
ma anche eleganti uomini in giacca e cravatta. Ci si trova tutti intorno a queste fumanti graticole
e si aspetta che sia cotta, si guarda verso la graticola impazienti, finché lo stigghiolaro estrae una stecca dalla brace la pone su di un bancone, la taglia a pezzetti la spruzza di sale e limone la mette in un piattino e ciascuno mangia con le mani questi caldi bocconcini.
Ma che cosa sono le stigghiola? Altro non sono che budella d'agnello.
La più semplice delle versioni è costituita da un ciuffo di prezzemolo e dall'omento attorno ai quali vengono attorcigliati i budellini del capretto o dell'agnello, in una variante, vengono avvolte le cipolle scalogne. Vengono cotte sulla brace con l'aggiunta di solo sale.
Un consiglio, mai dico mai cuocerli in casa, l'odore non verrebbe mai via!
Molti di voi inorridiranno all'idea di mangiare queste budelline, ma posso assicurarvi che sono buone. Personalmente, in strada non riesco a mangiarle, ma quando, di tanto in tanto ci riuniamo con gli amici e qualcuno riesce a farsele preparare dal proprio macellaio di fiducia, allora si
ne mangio qualche bocconcino. Come in questo caso!
Alcuni giorni fa, ci siamo riuniti, a villa Maio, una bella casa di campagna, dove di tanto in tanto
ci riuniamo con gli amici. Ognuno di noi in genere prepara una pietanza di un menù prestabilito
e di tanto in tanto ci concediamo un fuori programma molto gradito!
9 commenti:
ma che bella tradizione anche se devo essere sincera sono una di quelle a cui fa impressione l'oggetto, ma a cui piace l'idea del ritrovo.
Ma dimmi ma ogni giorno della settimana si possono trovare questi stigghiolari?
un bacione
Da noi si chiamano "mugliatielli", io li adoro!
betty mi ha tolto le parole di bocca ma siamo conterranee quindi ;)
ogni santo giorno a palermo.Qui a malta MAI!!
E dire che c'è chi è a palermo ne fa abuso, si narra che Totò Schillaci le usasse come Doping!!!
Eheh
Viva Palermo e santa Rosalia!!!
La stigghiola deve cuocere almeno mezz'ora sulla brace caldissima .. ci si deve posizionare rigorosamente a favore di vento durante la cottura stando molto lontani x rischio spruzzatina improvvisa di grasso; gli indumenti indossati altrimenti vanno smaltiti come rifiuti speciali altamente tossici; costano relativamente poco e non si accompagnano con acqua, mai! Mia madre ha dimenticato di dire che attorno alla brace non ci sono solamente persone incravattate e non ma anche qualche cane ..... gatti no, si dice che potrebbero essere quelli sul fuoco.
Mamma segnalo a tutti i palermitanofili questo youtube-channel:
http://www.youtube.com/user/lanonnadiinternet
copiate e incollate nella barra degli indirizzi in alto e guardate i suoi meravigliosi video!!!
Mai visto niente di simile...e neanche sentito parlarne!
Però è bellissima la consuetudine di cucinare e mangiare in strada, qui in Liguria non c'è una tradizione di questo genere, me ne dispiaccio perchè trovo che sia socializzante, pratica e divertente.
Questa Palermo è piena di sorprese, che bello!
che buoneeeeeee!!!!io però le preferisco con lo scalogno..quando sono tornata da viterbo ne ho mangiate tanitssime...bacione
Io da appassionato di piatti tipici e tradizionali, la assaggerei molto volentieri.
Ciao,
Stefano
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